Il premio attribuito dalla Fondazione presieduta da Gabriele Frasca quest'anno è stato assegnato a Roberto Paci Dalò, Paolo Poli, Bianca Pitzorno e Serena Vitale.
I nomi dei vincitori lo ribadiscono con chiarezza, anche quest’anno: il Premio Napoli non è un premio di letteratura ma un premio a personalità che hanno contribuito a diffondere e innovare la lingua e la cultura italiana. Infatti i vincitori della sessantunesima edizione, annunciati in conferenza stampa dal presidente della Fondazione Premio Napoli, Gabriele Frasca, sono: Roberto Paci Dalò, Paolo Poli, Bianca Pitzorno e Serena Vitale. Figure di alto spessore, conosciute nel mondo, che in comune hanno una dote e capacità di intrecciare diverse forme di arte e mestieri, dalla letteratura al teatro, alla musica alle immagini, alla televisione.
Roberto Paci Dalò è un compositore, regista teatrale, artista visivo e sonoro, esponente del teatro d’avanguardia con la compagnia “Giardini Pensili”, apprezzato da Jonh Cage e Alvin Curran è noto nella scena europea, americana e anche cinese per le sue installazioni di grande impatto e i suoi progetti. Paolo Poli è un attore che con il suo stile comico antiretorico ha portato sulla scena autori classici e moderni, esprime a teatro la sua passione letteraria tanto da diventare una personalità che, come sottolinea Frasca, “fa bene alla letteratura italiana più di tanti letterati”. Serena Vitale, traduttrice della cultura russa, erede di quella tradizione italiana di slavisti che non solo ha permesso di far conoscere il mondo russo in Italia ma anche la cultura italiana all’estero (anche accademica, ha insegnato all’Università L’Orientale di Napoli per dieci anni), e poi ha manifestato la sua passione per la letteratura anche da scrittrice. Bianca Pitzorno, ha attraversato la lingua italiana in diverse sfaccettature, nata come archeologa, ha scritto per la Tv, per l’infanzia poi per gli adulti, traduttrice, critica è considerata ambasciatrice della lingua e cultura italiana.
La novità di questa edizione poi è che la Fondazione Premio Napoli oltre a riproporre incontri con questi artisti in città, nelle carceri, oltre a prevedere una serata-evento conclusivo (a dicembre) diventa produttore di uno spettacolo. In particolare per 'festeggiare' il centenario della prima guerra mondiale è stato chiesto a Paci Dalò, (che si è già occupato del tema in un’opera come Il grande bianco) di creare ad hoc uno spettacolo, si chiamerà Fronti, e qui la Grande Guerra verrà evocata in un’atmosfera tra cori, musica elettronica dal vivo, parti di film originali d’epoca. Con questa azione il Premio oltre ad essere un modo per valorizzare personalità della cultura italiana, intende anche partecipare attivamente al percorso culturale italiano.
Fronti, aprirà la serata conclusiva del Premio Napoli, prevista per dicembre sempre nell’Auditorium Rai di Napoli, che, dopo, il momento di presentazione dei vincitori, in conclusione proporrà un esilarante recital teatrale di Paolo Poli.
L’edizione 2015 viene dedicata ad Ernesto De Martino e Mario Pomilio, "due personaggi straordinari - sottolinea Frasca - che hanno attraversato la storia di Napoli, ma che con le loro opere hanno incontrato il mondo”. Il calendario non è ancora definito ma a partire dall'autunno verranno organizzati incontri in onore del napoletano Ernesto De Martino, a cinquant’anni dalla scomparsa, un antropologo molto più conosciuto e studiato all’estero che in Italia. E, in collaborazione con Il Mattino, saranno proposti altri eventi per parlare di Mario Pomilio che, giornalista e scrittore, proprio quarant’anni fa pubblicava il Quinto Evangelio (pubblicato quest'anno in edizione completa) con cui ottenne il Premio Napoli.